Le nostre principali cultivar

Selezioniamo le nostre migliori olive dall’intero bacino del Mediterraneo.

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Le nostre olive

Tra le piante che meglio raccontano l’identità, la storia e il fascino del Mediterraneo, l’ulivo occupa un posto di primo piano. Le sue coltivazioni dai tempi antichi a oggi in territori con climi e terroir diversi, ha prodotto un’incredibile varietà di cultivar.

Oggi se ne contano oltre mille nel Mediterraneo. L’Italia è uno dei Paesi a maggior varietà. Qui si coltivano oltre 500 cultivar, pari al 40% di quelle esistenti nell’intero pianeta. Ogni cultivar ha caratteristiche, profumi, aromi e proprietà nutrizionali specifiche.

Per questo selezioniamo dall’intero bacino del Mediterraneo le nostre olive. Abbiamo così a disposizione una ricca tavolozza di sapori, a cui ispirarci per la creazione dei nostri migliori blend.

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scopri le
nostre cultivar

Coratina

Varietà che si adatta a diversi ambienti olivicoli che trova nella Puglia il suo terroir di eccellenza. Cultivar di carattere e resistente al freddo, di notevole resilienza produttiva e molto ricca di polifenoli. Nelle annate ottimali i frutti sono talmente rigogliosi, da essere usati anche nella preparazione di olive verdi in salamoia.
Territorio di coltivazione: Puglia
Sapore: fruttato di oliva acerba mediamente percepito. Al gusto prevale con decisione e persistenza l’amaro, accompagnato da un buon piccante. Piacevoli le sensazioni di foglia e carciofo che conferiscono all’olio un carattere robusto.

Moraiolo

Pianta caratterizzata da elevata rusticità che predilige gli ambienti collinari. La produttività è elevata e costante. Molto apprezzato per il caratteristico sapore “fruttato” e fragrante e per i contenuti in squalene e polifenoli.
Territorio di coltivazione: Umbria
Sapore: Fortemente identitario e caratterizzato da un’importante presenza di polifenoli, componenti preziosi per la nostra salute. Fruttato intenso, all’olfatto si apre elegante, con sentori freschi e verdi, ritmato da note vegetali. Al gusto i caratteri intensamente vegetali prendono vita sul fondo amaro e sono segnati da un prepotente timbro piccante di grande spessore e lunghezza.

Koroneiki

L’olio greco affonda le sue radici nel mito più antico. Era considerato un dono degli dei, il frutto sacro. La varietà Koroneiki viene coltivata nelle regioni semi-montane del Peloponneso occidentale. E’ un albero sempre fertile, resistente alla siccità, quindi autosufficiente come gli olivi selvatici, e viene impiegato esclusivamente per la produzione di olio di oliva di altissima qualità e bassa acidità.
Territorio di coltivazione: Peloponneso
e Isola di Creta
Sapore: Colpisce per la sua personalità fine ed elegante. E’ un fruttato di media intensità. Al palato è morbido e vellutato, e si scorge una buona fluidità dall’impatto dolce iniziale alla progressiva nota amara e piccante. Tutto è ben dosato, in piena armonia. Si percepisce netta l’oliva fresca, verde, un sentore di carciofo e sedano. In chiusura una lieve punta piccante e un rimando alla mandorla verde.

OGLIAROLA BARESE O CIMA DI BITONTO

Cultivar rustica ma sensibile alle gelate e ai venti marini, da cui la produttività media e alternante. L’olio è molto apprezzato e caratterizza la produzione della zona di Bitonto.
Territorio di coltivazione: Puglia
Sapore: Fruttato intenso di oliva e di altra frutta matura.
Evidente la presenza al gusto del piccante con note gradevoli di mandorla, pomodoro e mela.

Carolea

Varietà che trova nella Calabria la sua regione di elezione dove la sua coltivazione rigogliosa si spinge fino agli 800 m di altitudine. Di produttività elevata e costante, è caratterizzata da una maturazione dei frutti “scalare”, che rendono ideale l’uso dei sui frutti sia per la preparazione delle olive da tavola verdi o nere, che per l’estrazione dell’olio.
Territorio di coltivazione: Calabria
Sapore: delicato, lievemente amaro e piccante, con leggero sapore di mandorla, lievemente dolce.

HOJIBLANCA

Cultivar prestigiosa che conta 18 milioni di ulivi attualmente in crescita in tutto il cuore dell’Andalusia, in cui si sviluppa in perfetta armonia con l’ambiente circostante. Questi alberi sono in grado di adattarsi a terreni e climi estremi, inverni rigidi e terreni calcarei in cui altre cultivar non possono sempre
garantire la propria sopravvivenza.
Territorio di coltivazione: Andalusia
Sapore: Dalle caratteristiche medie in termini di amarezza e di contenuto di acido oleico, con un 65-70% del totale degli acidi grassi. È questo a renderlo più resistente all’ossidazione
ad alte temperature.

Picual

Di tempra rustica, si adatta a diverse condizioni di clima e suolo. Dal profilo nutrizionale di rilievo, ha un contenuto di acido oleico (monoinsaturo) che può superare l’80% del suo profilo lipidico. Questo lo rende uno degli oli di oliva naturalmente più stabili all’ossidazione e all’irrancidimento.
Territorio di coltivazione: Province di Jaén, Cordova e Granada
Sapore: Dal tratto amaro, mostra chiara piccantezza negli oli più giovani. La raccolta precoce fa emergere una varietà di note erbacee, come quelle di foglia d’olivo, erba, fico, frutto e pianta del pomodoro. È un olio con un corpo potente, difficile da apprezzare per le persone poco abituate al consumo dell’olio di oliva. La sua presenza nei piatti è riconoscibile
anche in piccole quantità.

Arnequina

Storicamente coltivata nelle province di Lérida e Tarragona, negli ultimi anni, la sua coltivazione si è estesa per tutto il territorio spagnolo, specialmente in Andalusia, a Castiglia-La Mancia e al vicino Portogallo. Il suo frutto è piccolo, entra in produzione rapidamente, ha una buona resa e si adatta
bene alle nuove piantagioni.
Territorio di coltivazione: Andalusia
e Alentejo ( Portogallo)
Sapore: Olio dolce, privo di retrogusto amaro.
Adatto per chi è alla ricerca di un olio extra vergine di oliva dal sapore delicato. L’eventuale sensazione di pizzicorio presente in alcuni oli arbequina è semplicemente una conseguenza della loro freschezza.

Cornicabra

Varietà autoctona della regione di Castilla La Mancia, di tempra rustica, produce oli di grande stabilità e personalità.
Territorio di coltivazione: Ciudad Real, Toledo,
Madrid, Badajoz e Càceres
Sapore: Cultivar molto apprezzata per il suo carattere, dal sapore robusto, amaro e piccante con aromi erbacei e di mela.

chemlali

Forse non tutti sanno che in Tunisia, dove ben un terzo della superficie destinata all’agricoltura è ricoperto da ulivi, il 70% di questi sono della cultivar Chemlali. In questo paese l’80% del settore biologico è costituito proprio dall’olio di oliva, anche se, considerato il clima e l’utilizzo di varietà ben adattate alle condizioni pedoclimatiche, l’intera olivicoltura tunisina viene condotta con un uso minimo di chimica.
Territorio di coltivazione: Centro e sud della Tunisia
Sapore: danno all’inizio della maturità un olio molto fruttato, poco amaro e non molto piccante con essenzialmente
aromi di mandorla verde, erba fresca e raramente mela.
Alla piena maturità, l’olio di Chemlali diventa morbido, con un gusto leggermente fruttato e l’aroma di mandorla verde viene sostituito da quello di mandorla secca o pasta di mandorle.

picholine marocaine

L’olivo, con i suoi prodotti di utilizzo secolare, le sue numerose proprietà a difesa dell’erosione dei suoli, nonché la sua capacità di valorizzare terreni agricoli e favorire l’insediamento
delle popolazioni nelle aree montane, rappresenta la principale filiera frutticola coltivata in Marocco e costituisce il 65% della
superficie arboricola nazionale. Oltre il 90% del patrimonio olivicolo appartiene alla varietà-popolazione Picholine marocaine.
Territorio di coltivazione: Da Meknes a Marrakesh
Sapore: Al naso ha note fruttate mediamente intense, dai sentori vegetali e dai rimandi alla mela e alla banana.
Al palato ha buona fluidità e una percezione morbida e rotonda, dal gusto vegetale dai richiami di mandorla ed erbe di campo, note amare e piccanti armonici e ben dosate.
In chiusura, nella sensazione retro-olfattiva, le note di erba di campo e una lieve punta piccante.